Riporto sotto forma di articolo un post da me scritto per la lista CC-it il 17 gennaio 2011*, visto l'interesse che ha destato (e che può destare anche fuori dalla mera cerchia della lista).
Premessa: si tratta ovviamente di un post con spirito volutamente provocatorio e con l'obbiettivo di svegliare dal "sonno dommatico" coloro che pensano che le licenze di libera distribuzione (Creative Commons e simili) siano uno strumento di particolare *tutela* delle proprie opere invece che uno strumento per *gestirne* i diritti di utilizzazione.
In sostanza, ad un membro della lista che aveva lamentato la violazione di una licenza CC applicata ad una sua opera da parte di un sito web (che appunto l'aveva ripubblicata senza rispettare le condizioni della licenza), proponevo la seguente procedura.
Step 1: acquisire una prova incontrovertibile dell'avvenuta violazione;
Step 2: contattare privatamente il responsabile della violazione chiedendo la rimozione e il risarcimento del danno;
Step 3: pregare che la questione si risolva così
- in mancanza di esiti soddisfacenti -
Step 4: rivolgersi ad un avvocato con l'intento di avviare una causa;
Step 5: sentirsi dire dall'avvocato che in realtà non ne vale la pena;
Step 6: pagare l'avvocato per tale parere;
Step 7: tornare a casa e progettare di tagliare le gomme dell'auto sia all'avvocato che al responsabile della violazione;
Step 8: realizzare che ciò è un reato e potrebbe solo peggiorare la situazione;
Step 9: abbandonare ogni proposito e farsene una ragione.
Giustamente qualcuno in lista faceva poi notare che questa procedura è identica anche per i casi in cui il copyright sia violato senza la presenza di una licenza e l'entità della violazione sia di modesta entità da non rendere economicamente sostenibile una vera e propria controvesia legale.
Infatti! E' proprio lì il punto cruciale: iniziare a capire che, dal punto di vista dell'enforcement, le licenze open funzionano sulla base dei normali meccanismi del diritto d'autore.
__________
* qui trovate l'intero thread della discussione in lista
Premessa: si tratta ovviamente di un post con spirito volutamente provocatorio e con l'obbiettivo di svegliare dal "sonno dommatico" coloro che pensano che le licenze di libera distribuzione (Creative Commons e simili) siano uno strumento di particolare *tutela* delle proprie opere invece che uno strumento per *gestirne* i diritti di utilizzazione.
In sostanza, ad un membro della lista che aveva lamentato la violazione di una licenza CC applicata ad una sua opera da parte di un sito web (che appunto l'aveva ripubblicata senza rispettare le condizioni della licenza), proponevo la seguente procedura.
Step 1: acquisire una prova incontrovertibile dell'avvenuta violazione;
Step 2: contattare privatamente il responsabile della violazione chiedendo la rimozione e il risarcimento del danno;
Step 3: pregare che la questione si risolva così
- in mancanza di esiti soddisfacenti -
Step 4: rivolgersi ad un avvocato con l'intento di avviare una causa;
Step 5: sentirsi dire dall'avvocato che in realtà non ne vale la pena;
Step 6: pagare l'avvocato per tale parere;
Step 7: tornare a casa e progettare di tagliare le gomme dell'auto sia all'avvocato che al responsabile della violazione;
Step 8: realizzare che ciò è un reato e potrebbe solo peggiorare la situazione;
Step 9: abbandonare ogni proposito e farsene una ragione.
Giustamente qualcuno in lista faceva poi notare che questa procedura è identica anche per i casi in cui il copyright sia violato senza la presenza di una licenza e l'entità della violazione sia di modesta entità da non rendere economicamente sostenibile una vera e propria controvesia legale.
Infatti! E' proprio lì il punto cruciale: iniziare a capire che, dal punto di vista dell'enforcement, le licenze open funzionano sulla base dei normali meccanismi del diritto d'autore.
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* qui trovate l'intero thread della discussione in lista
Commenti
Cristian AKA CristianCantoro
se ho capito bene, il senso del tuo post è che la maggior parte delle volte "il fine non giustifica il mezzo", ovvero che eventuali azioni legali sono talmente costose da rendere ridicola la ricompensa per il diritto leso.
Tuttavia, in questo post ( http://lists.ibiblio.org/pipermail/cc-it/2011-January/004576.html ) è scritto:
"Alla violazione del diritto d'autore può seguire anche un procedimento
penale (artt. 171 ss. L.d.A.),
attivare il quale non costa nulla.
Generalmente basta minacciare l'esposto all'autorità e tutto si risolve
in breve tempo."
Cosa ci dici a riguardo ?
Sarà poi il Procuratore a ravvisare o meno gli estremi del reato e procedere, dandoti informazione sull'apertura del procedimento.
Ovviamente la querela può anche essere fatta contro ignoti.
Per quanto riguarda il procedimento civile considerate che le somme spese, in caso di esito positivo, dovranno essere pagate dal convenuto.
Certo per un paio di foto probabilmente non ne varrebbe la pena ..ma questo dipende anche dall'eventuale risarcimento danni che si chiede -metti il caso che le foto siano di Luigi Fedeli =P-
Nonostante l'intervento dell'utente "Tonino" sia giuridicamente ineccepile... credo che il mondo reale sia molto diverso. Se gli uffici giudiziari dovessero aprire procedimenti per ognuno di questi episodi, penso che dovrebbero esserci più magistrati che pesci nel mare.
Quello che dici è vero, ma non bisogna arrendersi davanti alle mancanze del mondo "reale", esiste anche il reato di omissione d'atti d'ufficio se proprio si vuol battere il pugno sul tavolo, altrimenti non saremmo avvocati ; ).
Comunque devo farti i complimenti per l'ottimo lavoro che stai facendo ^_^, ho conosciuto da pochi giorni il tuo lavoro ed il tuo blog e hai la mia stima.