Tempi e ritmi delle relazioni | Cap. 3, Par. 1 di "Cronache dalla radura"

Riporto il paragrafo 1 del capitolo 3 del libro "Cronache dalla radura. Riflessioni ed esperienze sulla complessità delle relazioni di coppia" (informazioni complete sul libro e link per ordinarlo disponibili su https://aliprandi.org/books/radura/; licenza CC BY-NC).
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Se già trovare un compagno di viaggio con cui esplorare la radura è difficile per i vari motivi che abbiamo illustrato, ancora più difficile è trovarlo nel momento giusto. E qualora si riuscisse a trovarlo nel momento giusto, bisognerebbe fari i conti con i suoi diversi ritmi, con i suoi diversi “tempi”. Noi abbiamo un passo mentre lui ne ha un altro; noi siamo più propensi ad esplorare la radura alla mattina presto e riposarci nel pomeriggio, mentre lui preferisce dormire fino a tardi per poi mettersi in viaggio nel pomeriggio; noi preferiamo fare lunghe esplorazioni e poi fermarci a riposare per qualche giorno, mentre lui preferisce procedere per piccole tappe.
Nel costruire una relazione, può esserci il “diesel” che ha bisogno di carburare con calma per sentirsi a suo agio in una relazione; può esserci chi invece ha dei tempi più compressi e ha bisogno di sentire un certo ritmo. Non tutti siamo uguali su questo piano e quindi effettivamente un altro livello di criticità per la costruzione di una relazione è proprio riuscire a capire e accettare i tempi del partner e possibilmente impegnarsi per arrivare a una progressiva sincronizzazione. Certo, la pazienza, il saper aspettare, il lasciar sedimentare fatti e sentimenti, il seminare e rimanere serenamente in attesa per vedere sbocciare qualcosa di buono, sono traguardi che si raggiungono con l’avanzare dell’età. Ma indubbiamente le coppie che hanno progetti a lungo termine devono imparare a gestire questo aspetto, a qualunque età. Non sentire e non comprendere i tempi del partner è un altro forte segnale di mancanza di empatia e di intelligenza emotiva. Imporre i nostri tempi al partner, forzare il partner a seguire i nostri ritmi, senza passare attraverso il dialogo, la condivisione e la negoziazione, è solo un altro modo per cercare di portarlo dentro il nostro castello e addomesticarlo.
Di storie di persone che hanno forzato i tempi di una relazione rovinando tutto ne avrei a bizzeffe, e ci vorrebbe un libro a sé per raccontarle. Dagli uomini che per andare al sodo sessualmente sviliscono la bellezza di un sentimento che si stava radicando; a donne che ossessionate da traguardi come il matrimonio, la convivenza, la maternità iniziano a irrigidirsi e a mettere il partner di fronte a prove e ultimatum inutili e inopportuni.
Sono tutti comportamenti figli dell’insicurezza e della debolezza; perché in fondo è proprio vero che la pazienza è la virtù dei forti, anche nelle dinamiche relazionali. 

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