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screenshot tratto dal sito www.italgiure.giustizia.it/sncass/ |
Quando racconto ad amici non molto pratici del mondo legale come anche ai miei studenti che per accedere alla sentenze gli avvocati sono costretti a sottoscrivere abbonamenti presso società private specializzate nella raccolta, classificazione e riorganizzazione dei testi, molti rimangono perplessi. La classica obiezione è:
“Ma come?! Le sentenze non dovrebbero essere atti pubblici, di libero accesso per ogni cittadino?”. Obiezione legittima, che però non tiene conto delle complessità che stanno dietro al lavoro di raccolta e digitalizzazione di decine di migliaia di provvedimenti giurisdizionali prodotti dai nostri tribunali ogni anno.
Sì, perché in attesa che tutto il sistema di archiviazione e protocollazione degli atti processuali transiti al digitale (se mai avverrà davvero), il grosso delle sentenze, delle ordinanze e dei decreti viene ancora formalmente depositata e... [
continua]
Articolo uscito su MySolutionPost il 1° agosto 2014.
Leggilo qui.
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