Dopo anni di attività di divulgazione e formazione sul tema delle licenze "open (= licenze open source, licenze Creative Commons, e simili) ho visto pian piano diffondersi e stabilizzarsi i concetti chiave di questo interessante fenomeno. Tutti tranne uno... nonostante abbia in più occasioni cercato di spiegarlo, di renderlo comprensibile e facilmente digeribile anche ai più duri di comprendonio.
Mi riferisco all'assurdo equivoco per cui "le licenze open sono una forma di tutela del diritto d'autore". Non lo sono e difficilmente possono esserlo!! Eppure quest'equivoco continua a diffondersi in articoli, blog e disclaimer vari con un pericoloso effetto virale.
Scrivo dunque questo post con l'intento di mettere in chiaro la questione una volta per tutte e smetterla di dover riscrivere sempre le stesse cose.
Vi prego anche di scusare il mio tono un po' da bisbetico inacidito... ma davvero non se ne può più di leggere certe cose... soprattutto ora che la rete è piena di materiale informativo chiaro e ben fatto su questi temi (che però il più delle persone, pigramente, preferisce non guardare).
Il concetto di fondo
Parlare delle licenze "open" come uno strumento di tutela/protezione del diritto d'autore è abbastanza insensato e ingenuo.
La spiegazione (for dummies)
1) Iniziamo dall'etimologia. "Licenza" dal latino "licere", che significa "autorizzare", "permettere", "consentire"... esattamente il contrario di "tutelare", "proteggere". Dunque, le licenze non tutelano/proteggono, ma al massimo... licenziano.
E forse questo sarebbe già sufficiente. Ma andiamo oltre.
Ora arriviamo alla parte più difficile (quindi, mi raccomando, massima concentrazione): i fondamenti giuridici.
2) La licenza d'uso di un'opera dell'ingegno è lo strumento giuridico con cui il titolare dei diritti ne regolamenta l'uso (verso il pubblico di tutti i potenziali utilizzatori o verso alcuni soggetti specifici). Quindi l'applicazione di una licenza rappresenta una fase logicamente successiva all'acquisizione dei diritti di tutela. In altre parole, il titolare dei diritti PRIMA acquisisce i diritti di tutela sulla sua opera e SUCCESSIVAMENTE decide di applicare all'opera una licenza d'uso.
Capite ora perchè non ha molto senso pensare che la licenza sia la fonte della tutela/protezione?!? Ma andiamo ancora più a fondo.
3) Nel caso di licenze d'uso sul modello "open", il titolare dei diritti sceglie di esercitare tali diritti secondo un modello più elastico, ovvero allargando le maglie della tutela normalmente prevista dal diritto d'autore, a favore di una maggiore libertà di circolazione e di riutilizzo dell'opera. Quindi le licenze "open" sono ancor meno uno strumento di tutela, dato che in realtà si muovono proprio nella direzione opposta. Non a caso si dice che queste licenze realizzano un modello "alcuni diritti riservati".
Ma allora... se non sono le licenze, cos'è a tutelare/proteggere un'opera?
Risposta: sono i principi del diritto d'autore a tutelare/proteggere l'opera. Il diritto d'autore è una forma di tutela che l'autore ottiene automaticamente con la creazione dell'opera (sempre che l'opera abbia dei requisiti minimi di creatività). Sulla base di questa tutela acquisita in modo - per così dire - automatico, l'autore decide come regolamentare e gestire i suoi diritti (e tra le varie opzioni c'è anche quella di applicare una licenza libera).
In altre parole, la maggior forma di tutela resta la NON-licenza, ossia il copyright tradizionale, quello alla "tutti i diritti riservati".
Ma allora... se non sono le licenze, cos'è a tutelare/proteggere un'opera?
Risposta: sono i principi del diritto d'autore a tutelare/proteggere l'opera. Il diritto d'autore è una forma di tutela che l'autore ottiene automaticamente con la creazione dell'opera (sempre che l'opera abbia dei requisiti minimi di creatività). Sulla base di questa tutela acquisita in modo - per così dire - automatico, l'autore decide come regolamentare e gestire i suoi diritti (e tra le varie opzioni c'è anche quella di applicare una licenza libera).
In altre parole, la maggior forma di tutela resta la NON-licenza, ossia il copyright tradizionale, quello alla "tutti i diritti riservati".
Conseguenze
Disclaimer del tipo "quest'opera è TUTELATA [o PROTETTA] dalla licenza Creative Commons by-sa 3.0...", benchè siano comunque sufficienti a svolgere la loro funzione di collegare l'opera ad una specifica licenza, sono viziati da questa ingenuità concettuale. Sarebbe più corretto scrivere "quest'opera è RILASCIATA nei termini della licenza Creative Commons by-sa 3.0..." o più semplicemente "opera sotto licenza Creative Commons by-sa 3.0...".
Le conclusioni
Quindi - diciamolo subito senza mezzi termini - se siete degli autori o degli editori e vi siete avvicinati al mondo delle licenze "open" (sia in ambito software sia in ambito di contenuti creativi) perchè siete in cerca di uno strumento che rafforzi la tutela sulle vostre opere, semplicemente AVETE SBAGLIATO STRADA. Quindi tornate indietro e ripartite dal via, leggendovi un po' del moltissimo materiale informativo disponibile in rete sui meccanismi di base del diritto d'autore. Se non ne avete voglia o tempo... vi restano due alternative: rivolgervi ad un professionista (pagando il legittimo onorario che vi chiederà), oppure rimanere nell'ignoranza. Io sinceramente... più di così...
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