Copyright e opere create da un'intelligenza artificiale: la sentenza del caso Thaler vs Copyright Office del 18 agosto 2023

In molti mi state segnalando l'uscita di una sentenza statunitense in materia di proprietà intellettuale e intelligenza artificiale, che dovrebbe essere "rivoluzionaria". Cerchiamo di capire meglio che cosa è successo e soprattutto se si tratta davvero di una decisione così rivoluzionaria.

In sostanza nei mesi scorsi il Copyright Office degli Stati Uniti aveva respinto la richiesta di registrazione sotto copyright avanzata dallo scienziato informatico Stephen Thaler per un'opera bidimensionale da attribuire al nome di Creativity Machine, ovvero l'algoritmo AI che l'ha realizzata. Il motivo del rigetto addotto dal Copyright Office era l’assenza di un autore umano.

Allora Thaler ha fatto ricorso di fronte al tribunale competente (in questo caso la U.S. District Court for the District of Columbia di Washington) il quale ha semplicemente confermato la correttezza della decisione del Copyright Office.

È rivoluzionaria questa decisione? Nel merito non particolarmente. La novità più che altro sta nel fatto che per la prima volta il già radicato orientamento del Copyright Office (che è un'autorità amministrativa) è stato confermato anche in sede giudiziale.

Di seguito trovate il testo della sentenza. 


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