LA BATTAGLIA PER L'OPEN: traduzione italiana curata da Simone Aliprandi del libro "The battle for open" di Martin Weller. Informazioni complete sul progetto di traduzione in questo post. Puoi suggerire miglioramenti nella traduzione aggiungendo un commento a questo post.
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Capitolo 2 – Che tipo di openness?
Paragrafo 4 – Principi che si fondono
Da questi tre principali filoni – università open, open source e web 2.0 – derivano un certo numero di principi che si fondono nell'attuale movimento open education. Dalle università open abbiamo ereditato i principi dell'Open Access e la rimozione di barriere sull'istruzione, ristretti comunque alla particolare interpretazione di open education e strettamente legati a particolari politiche nazionali. Il software open source ci ha portato i principi della libertà di utilizzo, del reciproco beneficio che viene dal condividere le risorse e ha gettato le basi per le licenze. Non si è andati però molto al di là delle ristrette e specializzate comunità di sviluppatori software. Infine, il web 2.0 ha creato il contesto culturale all'interno del quale l’openness viene ampiamente riconosciuta e attesa. Una lista di principi generali ereditati da questi tre filoni potrebbe essere:
- libertà di riutilizzo
- Open Access
- gratuità
- facilità di utilizzo
- contenuto digitale in rete
- approcci social e community based
- argomenti etici a supporto dell’openness
- openness come modello efficiente
Queste sono trasformazioni digitali, di rete; la natura non competitiva del contenuto digitale e la facile distribuzione del contenuto delle conversazioni online, le mette tutte in evidenza. E mentre è possibile immaginarle come un cluster di principi interconnessi, si dovrebbero anche immaginare campi o cluster di minore dimensione all'interno. Per esempio, l'idea che il contenuto dovrebbe essere gratuito non era inizialmente una preoccupazione dell'università open o del movimento per l’open source software, anche se il software open source è spesso gratuito. È stato con lo sviluppo del web 2.0 che “free” è diventato una prospettiva. Si potrebbero osservare poi che i vari aspetti dell’openness nell’istruzione si allineano con alcuni di questi principi, ma non con tutti. Per esempio, i MOOC commerciali stanno adottando un approccio di gratuità e di accesso aperto ma non necessariamente la libertà di riutilizzo.
È proprio per questo miscuglio di principi che ho preferito non dare una definizione univoca di openness nell'ambito dell'istruzione superiore e che proporrei invece che fosse vista come un mix di principi che si sovrappongono.
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