Lo scorso 5 dicembre ho avuto il piacere di partecipare all'evento organizzato a Pavia dagli amici di GEM - Global Earthquake Model per il lancio delle loro nuove mappe sismiche globali. Le mappe ma anche gli strumenti software e le banche dati sottostanti sono interamente open source/open data, come ben spiegato in questa intervista rilasciata da Marco Pagani ad Agi.it.
Nelle prossime settimane sul sito di GEM dovrebbero essere disponibili anche le slides e i video di tutte le presentazioni.
Gem ha reso note tre mappe: una sulla pericolosità (“Hazard Model”), una sull’esposizione (“Global Exposure”) che mostra la disposizione e il numero degli edifici nel mondo, e la terza sul rischio (“Risk Model”). “Ci abbiamo lavorato dal 2015 e i risultati sono open-source, cioè liberamente riutilizzabili”, prosegue Pagani. Le mappe di pericolosità e rischio sono state calcolate con Open Quake Engine, un software aperto sviluppato da Gem: “Per preparare la mappa di pericolosità abbiamo usato una trentina di modelli esistenti e li abbiamo omogenizzati, descritti cioè in uno stesso formato che li rendesse comparabili e riutilizzabili da altri scienziati.Il nostro obiettivo ora è aggiornare le mappe di anno in anno, mentre il codice di calcolo è disponibile a tutti”. Anche le nuove mappe nazionali preparate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), per esempio, sono calcolate proprio con quel codice, l’Open Quake Engine.Condivido nell'album Flickr qui sotto tutte le foto che ho scattato durante l'evento. (Sì, la location era una bellissima chiesa tardo-barocca del centro storico di Pavia).
Nelle prossime settimane sul sito di GEM dovrebbero essere disponibili anche le slides e i video di tutte le presentazioni.
Commenti