In questo post vi racconto una storia personale che mi ha abbastanza rammaricato e frustrato.
Come alcuni sapranno nel 2016 ho comprato casa e ho approntato alcuni lavori di ristrutturazione. Ad aprile 2017 l'artigiano che si è occupato dei lavori mi ha consiglia un altro artigiano della mia zona per il rifacimento dei serramenti. Mi dice che si tratta di un artigiano di origini rumene, ormai stabilito in Italia da anni, che però fa realizzare gli infissi in Romania da suoi parenti potendo così offrire un prezzo più basso sulla manodopera.
Appena lo contatto, si presenta a casa mia per prendere le misure e si presenta come persona seria, affidabile e anche gentile. Mi dice di volere un acconto. Per me nessun problema; io stesso nel mio lavoro chiedo parte del pagamento in anticipo. Gli dico che, dal momento che voglio "scaricare" la spesa dalla tasse, gli avrei fatto un bonifico dietro emissione di regolare fattura. Lui mi fa avere un regolare preventivo firmato in carta intestata e la fattura per l'acconto del 50% sul prezzo totale (€ 4800 circa). Io faccio un bonifico di € 2400.
Attendo le tre settimane concordate nel preventivo e inizio a chiedere quando avrei visto i serramenti. E lì inizia la farsa. Ogni settimana sembrava quella buona, ma ogni volta c'era qualche intoppo imprevisto ("c'è stata di mezzo Pasqua", "si è rotto il camion su cui dovevano arrivare le tue finestre", "questa settimana non sono stato bene" e simili).
Mi sono subito comportato da avvocato e ho inviato formale lettera di diffida e messa in mora ma senza alcun esito. Trascorsi due mesi, avendo capito che i serramenti non sarebbero mai arrivati, ho iniziato a dire che avrei voluto indietro i soldi dell'acconto. E che - per pura pietà - non avrei agito per il risarcimento del danno se mi avesse dato tutti i soldi indietro. Ma a quel punto il tizio si è reso difficilmente reperibile. Sia io che altre persone siamo andati fisicamente a cercarlo presso l'indirizzo dell'azienda, ma a quell'indirizzo non si trovava alcun citofono con il suo nome e nemmeno quello di un commercialista o di una società di servizi in cui poteva essere stata stabilita la sede formale della ditta individuale. Grazie a una ricerca sulla partita IVA è emerso un precedente indirizzo; sono andato a cercarlo anche lì, ma nulla.
Mi sono quindi recato alla Guardia di Finanza per fare un esposto. Il maresciallo che mi ha ricevuto mi ha detto che da una verifica sommaria risultava che la partita IVA corrispondeva in effetti a un'azienda reale e non fittizia, tuttavia da ben cinque anni non presentava dichiarazione ai fini IVA. Dunque abbiamo concluso che, dopo la mia segnalazione, l'avrebbero sicuramente tenuto d'occhio, ma anche che probabilmente i miei soldi non li avrei mai più rivisti. E che probabilmente non valeva nemmeno la pena di tentare un recupero credito giudiziale, perché non aveva alcun bene aggredibile e ci avrei smenato pure le spese di giudizio.
Ormai considero i soldi persi, dato che ormai sono passati circa 10 mesi. Nonostante un giorno l'abbia trovato in giro per Lodi (sereno, a passeggiare in orario aperitivo) e lui mi abbia rassicurato che a breve mi avrebbe portato personalmente il denaro.
Riporto qui i dati dell'azienda in modo che, qualora qualcuno provasse a cercare in formazioni in rete e arrivasse a questo mio post, sarebbe allertato in tempo.
Titolare: Timis Nelu
Indirizzo: via delle caselle, 6 - 26900 Lodi
Partita IVA: 03832040962
Codice Fiscale: TMSNLE72E04Z129O
Avrei preferito non dover scrivere questo post (che tra l'altro mi fa passare per un ingenuo boccalone), ma rimane l'ultima "arma" in mio possesso affinché il tizio in questione non faccia altri danni. Purtroppo gente così ce n'è molta in giro. Quindi tenete gli occhi aperti.
PS: per chi si stesse chiedendo "ma non te la sei presa con l'altro artigiano che ti ha passato il contatto?!?"... Sappiate che anche lui nello stesso periodo è stato truffato dal tizio in un altro cantiere; mi aiutato a cercarlo e si è scusato più volte per avermi passato il contatto.
Come alcuni sapranno nel 2016 ho comprato casa e ho approntato alcuni lavori di ristrutturazione. Ad aprile 2017 l'artigiano che si è occupato dei lavori mi ha consiglia un altro artigiano della mia zona per il rifacimento dei serramenti. Mi dice che si tratta di un artigiano di origini rumene, ormai stabilito in Italia da anni, che però fa realizzare gli infissi in Romania da suoi parenti potendo così offrire un prezzo più basso sulla manodopera.
Appena lo contatto, si presenta a casa mia per prendere le misure e si presenta come persona seria, affidabile e anche gentile. Mi dice di volere un acconto. Per me nessun problema; io stesso nel mio lavoro chiedo parte del pagamento in anticipo. Gli dico che, dal momento che voglio "scaricare" la spesa dalla tasse, gli avrei fatto un bonifico dietro emissione di regolare fattura. Lui mi fa avere un regolare preventivo firmato in carta intestata e la fattura per l'acconto del 50% sul prezzo totale (€ 4800 circa). Io faccio un bonifico di € 2400.
Attendo le tre settimane concordate nel preventivo e inizio a chiedere quando avrei visto i serramenti. E lì inizia la farsa. Ogni settimana sembrava quella buona, ma ogni volta c'era qualche intoppo imprevisto ("c'è stata di mezzo Pasqua", "si è rotto il camion su cui dovevano arrivare le tue finestre", "questa settimana non sono stato bene" e simili).
Mi sono subito comportato da avvocato e ho inviato formale lettera di diffida e messa in mora ma senza alcun esito. Trascorsi due mesi, avendo capito che i serramenti non sarebbero mai arrivati, ho iniziato a dire che avrei voluto indietro i soldi dell'acconto. E che - per pura pietà - non avrei agito per il risarcimento del danno se mi avesse dato tutti i soldi indietro. Ma a quel punto il tizio si è reso difficilmente reperibile. Sia io che altre persone siamo andati fisicamente a cercarlo presso l'indirizzo dell'azienda, ma a quell'indirizzo non si trovava alcun citofono con il suo nome e nemmeno quello di un commercialista o di una società di servizi in cui poteva essere stata stabilita la sede formale della ditta individuale. Grazie a una ricerca sulla partita IVA è emerso un precedente indirizzo; sono andato a cercarlo anche lì, ma nulla.
Mi sono quindi recato alla Guardia di Finanza per fare un esposto. Il maresciallo che mi ha ricevuto mi ha detto che da una verifica sommaria risultava che la partita IVA corrispondeva in effetti a un'azienda reale e non fittizia, tuttavia da ben cinque anni non presentava dichiarazione ai fini IVA. Dunque abbiamo concluso che, dopo la mia segnalazione, l'avrebbero sicuramente tenuto d'occhio, ma anche che probabilmente i miei soldi non li avrei mai più rivisti. E che probabilmente non valeva nemmeno la pena di tentare un recupero credito giudiziale, perché non aveva alcun bene aggredibile e ci avrei smenato pure le spese di giudizio.
Ormai considero i soldi persi, dato che ormai sono passati circa 10 mesi. Nonostante un giorno l'abbia trovato in giro per Lodi (sereno, a passeggiare in orario aperitivo) e lui mi abbia rassicurato che a breve mi avrebbe portato personalmente il denaro.
Riporto qui i dati dell'azienda in modo che, qualora qualcuno provasse a cercare in formazioni in rete e arrivasse a questo mio post, sarebbe allertato in tempo.
Titolare: Timis Nelu
Indirizzo: via delle caselle, 6 - 26900 Lodi
Partita IVA: 03832040962
Codice Fiscale: TMSNLE72E04Z129O
Avrei preferito non dover scrivere questo post (che tra l'altro mi fa passare per un ingenuo boccalone), ma rimane l'ultima "arma" in mio possesso affinché il tizio in questione non faccia altri danni. Purtroppo gente così ce n'è molta in giro. Quindi tenete gli occhi aperti.
PS: per chi si stesse chiedendo "ma non te la sei presa con l'altro artigiano che ti ha passato il contatto?!?"... Sappiate che anche lui nello stesso periodo è stato truffato dal tizio in un altro cantiere; mi aiutato a cercarlo e si è scusato più volte per avermi passato il contatto.
Commenti
A me l'artigiano in questione, un idraulico, è persino arrivato a minacciare di farmi causa (la figlia è avvocato, tutto in famiglia e gratis) perché mi ero rifiutato di pagare il saldo della somma concordata per un lavoro non fatto. La somma per fortuna non era elevata e l'avvocato stesso mi ha consigliato di lasciar perdere, un procedimento legale mi sarebbe costato di più.
L'idraulico mi era stato presentato da un amico, suo vicino di casa, anzi di pianerottolo. Ed esattamente come è successo a te, l'idraulico non si è fatto scrupoli di imbrogliare pure lui. Deve essere un virus...
Grazie per una tua risposta.