L'amico e collega Carlo Piana oggi, nella rubrica di MySolutionPost.it da noi curata, pubblica l'articolo "Le ricette di Masterchef e l’arte di proteggere le idee di business" che si occupa di un grande classico per noi legali attivi nel settore della cosiddetta "proprietà intellettuale"; e lo fa prendendo spunto da una interessante sentenza del Tribunale di Milano (Set. 14716/2015) sul tema della tutelabilità di un metodo di insegnamento per i bambini non vedenti.
Da lì compie un efficace parallelismo ricollegandosi al dibattuto caso delle ricette del cooking show Masterchef e più in generale al concetto di "modello di business", elemento che spesso rappresenta il vero punto di forza di nuove aziende e startup.
Scrive Carlo:
L'articolo di Carlo offre un'ottima visione d'insieme degli strumenti offerti dal cosiddetto diritto della proprietà intellettuale (copyright, brevetto, marchio, segreto industriale, concorrenza sleale) e ne mette in luce efficacemente i limiti e le particolarità.
A mia volta mi ero già occupato di questo tema in occasione di due seminari rivolti proprio al mondo delle startup e dei creativi digitali. Rimando alle relative presentazioni a slides:
Tutti i neoimprenditori e gli aspiranti startupper (per quel che possa significare questo termine) dovrebbero fermarsi un attimo a riflettere su questi aspetti fondamentali prima di avviare il loro progetto di impresa.
Da lì compie un efficace parallelismo ricollegandosi al dibattuto caso delle ricette del cooking show Masterchef e più in generale al concetto di "modello di business", elemento che spesso rappresenta il vero punto di forza di nuove aziende e startup.
Scrive Carlo:
La ricetta per il successo e la ricetta per un piatto non sono poi molto diverse. Sono idee astratte su come si combinano gli ingredienti per ottenere un risultato a cui nessuno prima era giunto, in un caso un metodo per fare soldi, nell’altro caso un piatto che ci fa vincere la finale di un cooking show. E così i metodi per curare le persone o per insegnare ai bambini non vedenti.Ma davvero c'è un modo per tutelare le idee in sé? Esiste una sorta di "copyright" su una semplice idea?
L'articolo di Carlo offre un'ottima visione d'insieme degli strumenti offerti dal cosiddetto diritto della proprietà intellettuale (copyright, brevetto, marchio, segreto industriale, concorrenza sleale) e ne mette in luce efficacemente i limiti e le particolarità.
A mia volta mi ero già occupato di questo tema in occasione di due seminari rivolti proprio al mondo delle startup e dei creativi digitali. Rimando alle relative presentazioni a slides:
- La proprietà sulle idee (24 ottobre 2014, FabLab VdA di Aosta)
- Pillole di diritto per creativi. Esiste davvero una tutela sulle idee e avere un controllo su di esse? (28 febbraio 2015, Warehouse Coworking Factory di Pesaro)
Tutti i neoimprenditori e gli aspiranti startupper (per quel che possa significare questo termine) dovrebbero fermarsi un attimo a riflettere su questi aspetti fondamentali prima di avviare il loro progetto di impresa.
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