Riporto qui sul mio blog il video integrale del convegno "Open access: il sapere libero" tenutosi giovedì 21 marzo 2013 alla Scuola Normale Superiore di Pisa, con lo scopo di promuovere anche attraverso i miei canali la riflessione e la divulgazione su un tema centrale per la società dell'informazione.
Dobbiamo superare il più presto possibile il sistema di editoria scientifica tradizionale, improntato su meccanismi tipici del mondo pre-digitale. Il valore scientifico di una pubblicazione non può dipendere dal prestigio dell'editore che la pubblica. Al massimo è il contrario: è il prestigio di un editore che dipende dal valore scientifico dei contenuti che pubblica. Invertire la prospettiva è la chiave di tutto, a mio avviso.
Ecco il video (rilasciato con licenza CC by); relatori: Francesca Di Donato, Maria Chiara Pievatolo, Andrea Zanni.
Le università rappresentano oggi i principali "produttori" e "consumatori" della ricerca scientifica: gli articoli di ricerca vengono pubblicati sulle riviste scientifiche, che sono poi consultate dagli stessi ricercatori per rimanere aggiornati sui principali risultati ottenuti nel mondo.
Tuttavia, tra la produzione e l'utilizzo si inseriscono gli editori, che - pur non producendo contenuti - richiedono tariffe consistenti per l'accesso alle riviste. In passato il ruolo svolto dagli editori è stato essenziale alla diffusione della conoscenza, ma questi costi elevatissimi sono tuttora giustificati? Il mondo accademico della ricerca si sta interrogando proprio su questo.
Poco più di anno fa dalle critiche di Tim Gowers, matematico vincitore della medaglia Fields, è nato "The Cost of Knowledge", una protesta contro i costi eccessivi e le politiche editoriali di Elsevier, uno dei principali editori accademici. Anche università ricche come Harvard hanno dichiarato che la situazione attuale è insostenibile. L'Open Access rappresenta un modello alternativo per la diffusione dei risultati prodotti dalle Università, attraverso il quale gli articoli di ricerca sono liberamente disponibili, senza costi d'accesso. Attualmente esistono riviste che non richiedono costi per la consultazione degli articoli (anche se spesso la spesa viene sostenuta dagli autori in fase di pubblicazione), così come archivi di preprint, come arXiv.org, ampiamente usato per la fisica e la matematica.
Il Forum degli Allievi propone una riflessione sul tema dell'accesso aperto alla letteratura scientifica, sulla situazione dell'editoria accademica e su come questa si stia evolvendo negli ultimi anni.
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