Quest'oggi nel pomeriggio è circolata una prima bozza del decreto legge (in discussione in Consiglio dei Ministri) che dovrebbe disciplinare la diffusione e l'utilizzo dell'app IMMUNI per il contact tracing dell'epidemia da COVID19.
Riporto un testo in versione immagine; fonte dell'immagine: https://twitter.com/Lor_Cristofaro/status/1255514252368117761/.
Purtroppo è un'immagine con testo molto fitto; ingrandite l'immagine per leggere meglio.
Si tenga ovviamente presente che si tratta solo di una bozza provvisoria, passibile di modifiche anche sostanziali.
Nel frattempo, segnalo l'utile commento sulla bozza a firma di Raffaele Angius su Wired.it.
Sul tema delicato della gestione della privacy, Angius spiega in sintesi:
Riporto un testo in versione immagine; fonte dell'immagine: https://twitter.com/Lor_Cristofaro/status/1255514252368117761/.
Purtroppo è un'immagine con testo molto fitto; ingrandite l'immagine per leggere meglio.
Si tenga ovviamente presente che si tratta solo di una bozza provvisoria, passibile di modifiche anche sostanziali.
Nel frattempo, segnalo l'utile commento sulla bozza a firma di Raffaele Angius su Wired.it.
Sul tema delicato della gestione della privacy, Angius spiega in sintesi:
la bozza di decreto esclude l’utilizzo dei dati raccolti per finalità diverse da quelle legate al contrasto del virus, “salva la possibilità di utilizzo in forma aggregata o comunque anonima, per soli fini statistici o di ricerca scientifica”. Infine, si fissano i termini temporali entro i quali l’infrastruttura di tracciamento dovrà cessare la sua attività, ovvero entro il termine dello stato di emergenza nazionale (in vigore dal 31 gennaio) o comunque non oltre il 31 dicembre 2020. Entro tale data, si legge nella bozza, “tutti i dati personali trattati devono essere cancellati o resi definitivamente anonimi”.Nel frattempo anche il Garante Privacy ha detto la sua attraverso il Provvedimento n. 79 del 29 aprile 2020 nel quale, dopo un'ampia argomentazione, ha concluso che "il sistema di contact tracing prefigurato non appare in contrasto con i principi di protezione dei dati personali". Si legga l'intero parere.
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